Grazie mille, Michele. Purtroppo il link l'hai fornito solo per accedere al forum italiano. Immagine che tu deve essere un membro del forum per leggere. È possibile incollare le informazioni dal tuo post? Grazie molto.
Grazie mille, Michele. Purtroppo il link l'hai fornito solo per accedere al forum italiano. Immagino che tu debba essere un membro del forum per leggere. È possibile copiare e incollare le informazioni dal tuo post? Grazie molto.
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Ti copio io le informazioni.
"Buongiorno marinai, come ormai ben sapete ed avrete notato, dopo la mia prima esperienza con le due sezioni della Volage, anche per il mio ultimo lavoro, Le Commerce de Marseille, farò un trattamento di vari passaggi di gommalacca, bitume e cera per dare quell'aspetto un po' vissuto. Il lavoro è un po' più complicato del precedente vista la particolarità dello scafo e le dimensioni più necessarie per poter effettuare queste operazioni. Ma è anche vero che ho alle spalle l'esperienza di un lavoro già fatto in precedenza e che mi è servito per portare dei miglioramenti.
Ora, visto con altri in molti a chiedermi sia negli forum che su facebook, come sia arrivato a questo risultato, voglio descrivere qui nel nostro risultato, in modo semplice, questo "mio" metodo, mio nel senso che per quanto possa essere a conoscenza, ora non ricordo nessun modellista dei giorni nostri che abbia fatto questo trattamento nei suoi modelli. Di certo non scopro io il bitume di giudea, visto che per secoli è stato usato per la fotografia e nel modellismo come agente antichizzante. A dire il vero la mia all'inizio è stata una decisione "coraggiosa" in quanto sono passato dal modello "perfetto", pulito, precisino, quasi da "soprammobile", qualcosa di vissuto, vivo. Una scelta, la mia che si discosta e va fuori da tutte le "norme" viste fino ad ora nell'arsenale, dove purtroppo secondo il mio punto di vista è diventata per molti più una regola fissa che non un apprendimento ed una voglia continua di migliorarsi. Non così se ci sono altri modelli simili al mio, sicuramente sarà punto di discussione, di critiche o apprezzamenti, chi lo sa. Una cosa è sicura, ancora una volta ho voluto seguire il mio istinto. Sia ben chiaro, non mi invento nulla, ma creo privilegiando il piacere di costruire una veridicità in base alla mia conoscenza e capacità.
Ora passiamo al dunque. Innanzitutto come prima cosa va data una mano di gommalacca che farà da isolante tra legno e bitume. Si proprio così perchè il bitume dato direttamente sul legno, lo annerisce brutalmente. Una volta asciutta la gommalacca si procede col secondo passaggio di bitume diluito nella cera. Bisogna ottenere una consistenza tale che ti possa permettere di lavorare e che non asciughi troppo rapidamente. La cera va stesa e poi tolta quella in eccesso avendo cura di entrare nei piccoli dettagli. Io uso pennelli soffici e piccoli batuffoli per poter entrate dove che con un semplice tampone è impossibile. Non è semplice, certamente ci sarà prima delle prove come ho fatto io, e solo dopo vari tentativi, puoi decidere come agire. Dovrete limitarvi ad un solo passaggio, perchè anche una seconda mano, sia pur leggera di bitume, scurirà non poco il legno. Credo di essere stato chiaro, non è semplice ma prendere regole, basta rispettare queste due piccole principali, poi sta a voi applicarvi ma soprattutto scegliere, io ho sempre fatto le mie scelte.
Se vogliamo cercare di riprodurre alla perfezione una nave e se vogliamo che il nostro modello assomigli più alla realtà che ad un soprammobile, ecco che dobbiamo farlo più vivo possibile dandogli un'anima. Non basta essere degli abili modellisti, ma occorrono anni di esperienza e pratica per scoprire ciò che più risalta queste qualità. Io mi sto applicando da anni nel trovare tecniche e soluzioni alternative a quello che per anni si è sempre praticato seguendo alla lettera come fosse la sacra bibbia. Non mi sono mai fermato nella ricerca di usare anche nuovi materiali che impreziosiscono il nostro modello aggiungendo oltre alle capacità modellistiche anche la qualità del lavoro ( lo sto facendo anche per le decorazioni usando l'osso bovino). Concetti che mi hanno ispirato e mi hanno portato alla ricerca appunto di queste cose e quindi alla pratica ed il continuo scambio di idee e riflessioni con i miei amici modellisti, con tutti voi. È così che si impara, è così che si migliora. Siate voi i critici di voi stessi, voi siete i giudici dei vostri modelli. Lasciate perdere tutto quello che gira intorno e guardate sempre dal basso della vostra umiltà, la strada da percorrere è sempre in salita ma non per questo irraggiungibile. Non esistono nè maestri nè professori. Esistono le critiche, quelle costruttive, ed i consigli, quelle sono le cose che servono e fanno bene al modellismo. voi siete i giudici dei vostri modelli. Lasciate perdere tutto quello che gira intorno e guardate sempre dal basso della vostra umiltà, la strada da percorrere è sempre in salita ma non per questo irraggiungibile. Non esistono nè maestri nè professori. Esistono le critiche, quelle costruttive, ed i consigli, quelle sono le cose che servono e fanno bene al modellismo. voi siete i giudici dei vostri modelli. Lasciate perdere tutto quello che gira intorno e guardate sempre dal basso della vostra umiltà, la strada da percorrere è sempre in salita ma non per questo irraggiungibile. Non esistono nè maestri nè professori. Esistono le critiche, quelle costruttive, ed i consigli, quelle sono le cose che servono e fanno bene al modellismo.
Per quanto riguarda il discorso aperto da Riccardo sulla Taverna dei filibustieri, scrivo anch'io giusto due parole qui, conoscenza e divulgazione, questo è il forum. E postate i vostri lavori, visto che pochi di voi lo fanno, mettete foto, anche così gli altri possono imparare. Non si tratta di accomodarsi in mostra, è vero che fanno piacere i complimenti , ma per migliorare più di quelli, si ha bisogno di applicazione."
Se ti fai piacere ti puoi iscrivere tranquillamente nel nostro forum, ci sono tutti i miei lavori e spiegazioni, ed anche quelli di altri bravi modellisti.